Faber vent’anni dopo

Mina ricorda con queste parole Faber: «Ancora insegni. E sorprendi. E affascini tutti, non soltanto chi ha il dono dell’intelletto. E lo farai per sempre. Troppo c’è da imparare, da godere, da ciucciare, da rubare. Quel sorriso involontario che affiora sulle labbra quando ti ascolto si presenta solamente in casi eccezionali. Tu rimani un caso eccezionale. Ti ascolto ed è sempre come se fosse la prima volta. Una scoperta continua. C’è sempre qualcosa in più, qualcosa che si precisa meglio, qualcosa che ti segue e non ti molla. Per fortuna. Chissà dove sei, a chi regali la tua intelligenza, chissà cosa ti passa per la testa. Avremmo proprio bisogno del tuo pensiero illuminato. Siamo rimasti qui, deserti di te, senza possibili sostituti. Rivoglio la tua voce. Torna, Fabrizio. Torna».