Tanti palloncini gialli per colorare un grigio e deserto centro di Roma, una marcia per chiedere, nel giorno del Giubileo dei carcerati, un provvedimento di amnistia. Sono state centinaia le persone che hanno partecipato all’iniziativa, partita da carcere di Regina Coeli per arrivare in piazza San Pietro per l’angelus del Papa. Tante le adesioni, dal PRNTT* all’unione delle Camere penali, alle associazioni come “Nessuno tocchi Caino”. Presente alla marcia il segretario dei radicali lucani Bolognetti. “La parola amnistia va riabilitata, è scritta nella Costituzione”. Oggi “è negata, è un tabù, si ha paura a pronunciarla perché si è vittima del populismo penale in voga nel nostro paese”, hanno spiegato i partecipanti, aggiungendo che “l’amnistia non ha a che fare con un’operazione di clemenza, ma è l’affermazione e il ripristino della legalità”. La “Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà” è stata intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco.
* [Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è una organizzazione nonviolenta gandiana. Il suo simbolo è un ritratto del Mahatma Gandhi formato dalle parole “Partito Radicale” scritte in oltre 50 lingue. Nelle sue campagne, il PRNTT cerca di raggiungere, sensibilizzare e impegnare diversi settori politici, mobilitando i suoi iscritti in azioni nonviolente transnazionali che inducano le istituzioni nazionali e internazionali a rispettare le loro leggi e i loro principi. Il partito non partecipa con proprie liste a elezioni nazionali, regionali o locali.]